Questo argomento è molto importante, quello che scriviamo è il frutto di alcuni anni di esperienza diretta nell’utilizzo della bici, non ha certo la pretesa di essere un trattato assoluto negli argomenti proposti.
Chi pratica il ciclismo da diversi anni, conosce bene questo argomento, ma l’articolo è rivolto soprattutto a coloro che hanno bisogno di alcuni consigli per pedalare correttamente.
Una pedalata non corretta, oltre a non avere la giusta resa in termini di potenza trasmessa sui pedali, può dare dei gravi problemi alle ginocchia e in genere ai muscoli delle gambe.
Incominciamo con il dire che non tutti pedalano allo stesso modo: cè chi pedala di punta, di tacco o di piatto, ovviamente nei tre casi citati, la misura da rispettare è diversa.
Un metodo empirico consiste nel mettersi sulla sella della bicicletta, con i talloni appoggiati sul perno dei pedali si incomincia a pedalare all’indietro senza ondeggiare il bacino. Le gambe si allungano e si distendono al massimo fino al limite. Attenzione: il tacco deve essere con una scarpetta leggera quasi senza suola, se utilizziamo una scarpa da ginnastica (con 2-3 cm di tacco), si alterano tutte le misure. Quando otteniamo questa distanza basterà pedalare con la pianta del piede (e non con il tacco) ed ecco che l’angolo formato dalle gambe risulta quasi ottimale. Infatti le gambe non devono essere troppo tese, mentre la coscia e tibia-perone devono formare un angolo di 160 circa (il ginocchio leggermente flesso).
Un altro metodo empirico è quello di misurare la lunghezza del cavallo, a gambe leggermente divaricate (appoggiati al muro con una squadretta 90), il risultato deve essere moltiplicato per 0,885. Questo risultato è la distanza tra la sella e lasse del movimento centrale (distanza centro MC fine sella). Potete provare i due metodi, comunque laltezza di sella è una cosa soggettiva e come è già stato scritto, dipende dal tipo di pedalata che volete ottenere. Poi cè da dire che lallenamento e lagilità favoriscono lallungamento della gamba, per cui è noto che i principianti pedalino generalmente bassi.
Di solito per le bici da strada la distanza tra tubo orizzontale e sella va dai 12 ai 15 cm. Nei telai moderni ( con angoli sempre più diversificati) vengono usati dei fuori sella maggiori, ma questo non influisce sulla lunghezza complessiva ottenuta con i metodi citati, la pedalata è sempre ottimale allo stesso modo.
Per le bici da corsa la differenza tra sella e manubrio non dovrebbe essere più di 8 cm, assetti molto caricati verso il basso (sportivi) vanno bene per chi fa gare, se si vuole un comfort turistico lideale è 2-3 cm di differenza tra sella e piantone manubrio.
Le MTB devono avere 2-4 cm di differenza tra sella e manubrio (perché nelloff-road viene premiata la guidabilità e non laerodinamica)..
Le donne sono generalmente più corte di busto per cui hanno un fuori sella superiore e un tubo orizzontale più corto rispetto agli uomini.
Allungamento curva manubrio (ovvero la lunghezza del piantone manubrio). Per le bici da strada: mettetevi in posizione raccolta appoggiati al muro, fatevi aiutare da qualcuno esterno che vi osservi, trovate il punto in cui lavambraccio è parallelo al terreno, il braccio e la spalla sono leggermente protratti in avanti e il ginocchio nella pedalata supera il gomito. Tutto questo sempre tenendo la posizione raccolta con le mani sotto la curva del manubrio (come in una cronometro).
Attenzione, essere troppo corti vi chiude il diaframma, essere troppo lunghi sforza gomiti e schiena.
Sperando di essere stati chiari ritorneremo sullargomento con approfondimenti.