La configurazione della guarnitura è variata molto e tutt’ora si presenta differente a seconda della disciplina praticata (bicicletta da corsa o mountain bike): attualmente per quanto riguarda la bicicletta da strada si parla di guarnitura doppia o tripla, distinguendo una guarnitura con due corone, rispettivamente a 53 e 39 denti e una guarnitura con tre corone, rispettivamente 52, 39 e 30 denti.
La scelta dipende solo dal ciclista (e, in parte dalla specialità praticata): una guarnitura doppia infatti si addice ad atleti più esperti e fisicamente allenati, visto che implica un rapporto elevato, consigliata soprattutto in discesa e su percorsi pianeggianti. Una guarnitura tripla (quindi con corona anteriore più piccola) per contro si presenta come una scelta più semplice, dato il rapporto più corto, adatta quindi a ciclisti entry-level/amatoriali e a percorsi con salite particolarmente ripide. Una soluzione intermedia molto diffusa al giorno d’oggi è l’adozione di una guarnitura doppia compact: una guarnitura a due corone con un minor numero di denti rispetto ad una guarnitura tradizionale, generalmente 50 e 34, anche se è altrettanto diffusa la combinazione 48 denti per la corona esterna e 36 per la corona interna.
Evoluzione della guarnitura
La guarnitura è un componente che ha risentito di numerosi cambiamenti ed evoluzioni tecniche dagli anni Cinquanta ad oggi. Inizialmente infatti, la corona anteriore era solo una, a 48 denti: le innovazioni di Campagnolo, celebre azienda nota per soprattutto i cambi che rivoluzionarono la bicicletta, investirono anche la guarnitura, portando il numero di corone a due, con dentatura a 52 e 46. La corona più piccola ha subito una progressiva diminuzione del numero di denti: da 46 si passò a 44, successivamente a 42 fino ad arrivare agli attuali 39 tra gli anni Settanta ed Ottanta. La guarnitura tripla e la doppia compact rappresentano ritrovati dell’ultimo decennio.
Scelta della guarnitura
La scelta della guarnitura è molto personale, ma nell’effettuarla bisogna tenere conto dell’impatto generale che può avere: tornare sui propri passi può risultare molto costoso, dato che il passaggio da una tipologia all’altra potrebbe implicare anche il cambio delle pedivelle o di altri componenti. È fondamentale scegliere la guarnitura in funzione dei propri obiettivi sportivi, del grado di allenamento ed effettuare considerazioni tecniche sul rapporto con il pacco pignoni montato sulla bicicletta.