In questa guida parliamo dei mozzi.
I MOZZI TRADIZIONALI
La misura è la larghezza della battuta sul telaio. Questa dimensione varia tra ruota anteriore e posteriore (100 millimetri la prima, 130 la seconda) ma anche tra i tipi di biciclette. Le mountain bike, ad esempio hanno, sulla ruota posteriore, una battuta da 135 millimetri. I mozzi possono essere con cuscinetti stagni oppure classici con coni, calotte e biglie, i primi non richiedono particolari manutenzioni, non necessitano di lubrificazione e sono in linea generale i migliori, i secondi necessitano manutenzione ma possono anche essere affidabili. Per smontare i mozzi classici servono le chiavi a sogliola (13 x 14 o 15 x 16). Le chiavi a sogliola (perché piatte) serviranno ad intervenire evidentemente sui coni, ma anche (in certi casi) sui controdadi esterni. Per smontare i mozzi utilizzare le chiavi indicate fino a sfilare il perno filettato, fate attenzione a non perdere le biglie, al limite usate una calamita e mettete una mano sul lato opposto di quello da dove sfilate il perno. Ripulite ogni componente con petrolio bianco e verificate le piste sui coni e calotte, se sono usurate sostituite i pezzi. Una volta preparato il perno, procedere all’ingrassaggio delle sedi per le sfere all’interno del corpo mozzo: mettere grasso in abbondanza sulle calotte. Con l’aiuto del grasso, che le mantiene in posizione, inserire le sfere nelle calotte da ogni lato del mozzo prendendo cura di non farle cadere al di fuori delle loro sedi. Avvitare l’altro cono fino in fondo, in modo che non ci sia praticamente più gioco del perno nel mozzo. Avvitate il controdado da un lato per bloccare un cono, l’altro servirà per la registrazione, avvitando con le mani andate a battuta e se il caso chiudete con la chiave fino a sentire che la rotazione del perno è un po’ forzata. Tenete fermo il cono di registrazione e chiudete il secondo controdado. Poi tenete fermo il controdado e allargate il cono in modo da rendere scorrevole il perno (senza giochi alcuni o ticchettii di biglie). Registrare un mozzo è un’arte, ci vuole esperienza ma può dare grande soddisfazione.
I MOZZI SU CUSCINETTI
E’ bene subito precisare che i mozzi a tenuta stagna necessitano comunque di manutenzioni (come del resto quelli tradizionali), il fatto che siano protetti da una guarnizione/schermo fa si che resistano meglio e richiedano meno interventi nel tempo, con risparmio di soldi e/o tempo per le manutenzioni, per questa ragione sono preferibili. Il cuscinetto a sfere rispetto ai semplici coni è decisamente migliore per quanto concerne la registrazione, in questo caso non più necessaria, infatti sono assemblati in stabilimento a pressione. Quando si voglia fare manutenzione su questo tipo di mozzi, almeno una volta all’anno, bisogna rimuovere con un cutter il loro schermo in plastica, lavare le parti in rotazione con sgrassanti, soffiare con aria compressa ed ingrassarli nuovamente con grasso idrorepellente. Nel lavare la bici (un concetto generale), mai utilizzare getti a pressione o solventi sgrassanti non ad acqua (come benzina, cherosene etc..), rovinano le guarnizioni in gomma (e gli schermi di tenuta dei mozzi stagni). Inoltre danneggiano l’ambiente. Se si spara il getto sul mozzo a tenuta stagna e rimane dell’umidità all’interno del sistema c’è il rischio che rovini i cuscinetti. Se indirizzate il getto a pressione, almeno avere l’accortezza di non dirigerlo sul lato cuscinetto ma perpendicolare al mozzo. Stendere un velo di lubrificante anche sulle astine dei bloccaggi rapidi.
Approfondimento:
I bloccaggi sono costituiti da un asse in acciaio CR MO, ergal (più raro e solo su bici da strada) o in titanio, da una parte c’è la filettatura su cui si avvita il cappellotto di chiusura, dal lato opposto una leva fissata su un eccentrico che chiude il mozzo a battuta sulla forcella o sul telaio. Il lavoro del perno è a trazione per cui sono indicati acciaio CR MO e titanio, la lega di ergal è notoriamente meno resistente dell’acciaio e del titanio, quindi poco utilizzata. I cappellotti possono essere in alluminio, ergal o titanio per alleggerire il sistema. Mentre la leva ad eccentrico è spesso realizzata in titanio, per le sue caratteristiche di resistenza e usura. Il peso di uno sgancio rapido leggero è di 40 gr. Circa. La combinazione consigliata è perno in acciaio CR MO e sistemi di bloccaggio in titanio, la differenza di peso del perno tra titanio e acciaio è irrisoria, mentre i cappellotti e la leva di serraggio (forata) fanno la differenza.