Toglietevi subito dalla testa che, per il semplice motivo che la sella in oggetto ha un’imbottitura “super” e dimensioni del foro centrale maggiorate, sia adatta per ciclisti in sovrappeso o, in genere, per chi non bada alla prestazione, ma ha come unico punto di riferimento il comfort. Assolutamente no: la Novus SuperFlow Endurance è una sella per lunghe distanze destinata a ciclisti evoluti, e se poi questi ultimi siano anche un po’ in sovrappeso questo è un altro discorso e questa sella potrà fare (anche) al caso loro. Quello che occorre qui ricordare quando si parla della destinazione d’uso di una sella di Selle Italia è che prima delle caratteristiche particolari di quel modello bisogna capire se lo stesso è effettivamente adatto alle caratteristiche ergonomiche dei vari soggetti. Per fare questo, il protocollo che la Casa veneta ha codificato cinque anni fa – e che quest’anno ha ulteriormente velocizzato, con degli strumenti di indagine che consentono di individuare la sella giusta al proprio caso in soli 25 secondi – è quello dell’IdMatch, l’Identity Matching System, un’analisi antropometrica effettuabile presso tutti i dealer autorizzati Selle Italia.
Secondo il protocollo, con i tre step rappresentati dalla rilevazione della distanza delle ossa ischiatiche, del diametro delle cosce e del grado di rotazione del bacino del soggetto, è possibile definire delle classi all’interno delle quali sono poi inseriti tutti i modelli Selle Italia. Ad esempio, la Novus SuperFlow Endurance in versione “L” qui testata (dove la “L” sta per “Large”) è una sella di classe IdMatch L3, cioè un modello adatto per individui con distanza delle ossa ischiatiche di taglia large e alto grado di rotazione del bacino. A tal proposito, aggiungiamo che la Novus SuperFlow Endurance è declinata anche in versione “S”, cioè con larghezza posteriore più piccola (136 mm). In questo caso il modello è pur sempre dedicato a utenti che ricercano il comfort sulle lunghissime distanze, ma la classe di appartenenza è la S3, per ciclisti con il bacino di piccole dimensioni.
L’introduzione della Novus SuperFlow Endurance rappresenta la risposta di Selle Italia ai numeri in continuo aumento degli appassionati di competizioni che richiedono di stare in sella molte ore, anche più di otto. Per esempio, rientrano in questa tipologia di gare endurance le randonnée e le ultracycling e, perché no, rientra in questa casistica anche il gravel biking, disciplina che spesso fa stare in sella giornate intere e che si pratica su fondi stradali sconnessi. Come la Novus Superflow Endurance migliora il livello di comfort? Non soltanto aumentando quantità e spessore dell’imbottitura (qui il foam è impiegato con uno strato doppio rispetto agli altri modelli di Selle Italia), ma anche aggiungendo nelle zone soggette a maggiore pressione del gel, con l’obiettivo di rendere la seduta più comoda e prevenire eventuali irritazioni cutanee sempre in agguato in caso di utilizzo prolungato.
Novus SuperFlow Endurance è solo una delle sette versioni presenti nella famiglia Novus. In particolare, il modello nella foto è quello in versione “L”, cioè con larghezza posteriore di 146 mm, ma è prevista anche la versione S, larga 136 mm. La linea prevede poi la Novus Superflow (a sua volta proposta nelle versioni S e L), sempre con foro SuperFlow, ma con imbottitura standard. La Novus Flow è invece il modello con foro centrale di scarico della pressione di dimensioni standard. Anche in questo caso la disponibilità è in due versioni, S e L. Infine, la Novus TM Flow è la versione economicamente più appetibile della famiglia, con telaio in manganese che consente un prezzo molto aggressivo (99 euro). In questo caso la sella è disponibile solo nella versione con larghezza di 146 mm
Novus SuperFlow Endurance e tutte le sette versioni disponibili di questo modello hanno un peculiare profilo dello scafo. Osservato lateralmente è evidente come la linea di appoggio dimostri una concavitànella parte posteriore. Sulla zona mediana, invece, il profilo tende nuovamente a rialzarsi leggermente per poi invertire ancora la direzione nella parte della punta, dove la sella torna a scendere. Per utilizzare un termine non propriamente tecnico, ma familiare a tanti ciclisti, potremmo dire che la Novus ha un profilo “insellato”, sul quale, cioè, il corpo ha facilità a mantenere una posizione fissa, con poche possibilità di effettuare spostamenti in senso anteroposteriore, come invece accade con i modelli con profilo piatto. La doppia curvatura dello scafo è inoltre corredata da un foro centralecon funzione di scarico della pressione sulle zone molli del corpo, foro che nelle versioni SuperFlow come questa ha dimensioni maggiorate sia in larghezza che in lunghezza.