Per la corretta comprensione della descrizione del percorso occorre sapere che il Montello è un’isolata collina a forma di ellisse: alla sua base nord corre una strada denominata Panoramica, mentre a sud se ne trova una chiamata Pedemontana. Altre ventuno strade, denominate “Prese” (numerate progressivamente da 1 a 21), poste parallele a una distanza di circa un kilometro l’una dall’altra, tagliano la collina da nord a sud, partendo dalla Pedemontana, salendo fino a tagliare una strada dorsale di crinale e scendendo, infine, fino alla Panoramica. L’itinerario prende il via dalla vasta piazza di Nervesa della Battaglia, dove è possibile parcheggiare comodamente l’auto e, più precisamente, dal semaforo da dove imbocchiamo la provinciale Schiavonesca Priula in direzione di Montebelluna.
Superata una dolce ondulazione, a una biforcazione che incontriamo poco dopo l’abbandoniamo per imboccare la S.P. 77, via Armando Diaz, chiamata anche Panoramica, che si stacca sulla destra. Questa, lasciata a sinistra la strada per il Sacrario Militare da cui rientreremo, inizia a salire mantenendosi completamente allo scoperto e supera un paio di nette curve, offrendoci, subito dopo, alcuni begli scorci a destra sul largo letto del fiume Piave e sulle sue caratteristiche “grave”. Da qui la salita si attenua e pedaliamo fra sparse case e fitta vegetazione, perlopiù cespugliosa, scartando la deviazione a sinistra per la Presa n. 1, via Castelviero. Dopo che la strada si è appiattita, al km 3.45 dobbiamo fare attenzione ad abbandonarla per imboccare la Presa n. 2, via Alessi, che si stacca a sinistra. Questa sale per un po’, quindi procede in falsopiano ancora fra case sparse, entrando e uscendo dal bosco, e poi scende debolmente, sbucando infine su una strada più importante, la S.P. 144 Dorsale, che imbocchiamo a destra, riprendendo a salire dolcemente. Attraversata la Zona Storica dei Frati, così denominata per la presenza un tempo di una grande certosa, ora completamente scomparsa, la salita termina e, dopo aver scartato la deviazione a sinistra per l’agriturismo La Valle, al km 6.13, lasciamo anche questa strada per imboccare la via Sacco che si stacca sulla destra.
Alcuni saliscendi, perlopiù sotto l’ombra del bosco, ci portano, al km 8.72, nuovamente sulla S.S. 77 Panoramica che imbocchiamo a sinistra, continuando perfettamente in piano. Con questa attraversiamo la frazione di Santa Croce del Montello e poi proseguiamo, superando alcune leggerissime ondulazioni con bella vista quando la vegetazione si dirada a destra, sulla catena dei monti che unisce il Cesen al Col Visentin e sull’Altopiano del Cansiglio. Scartiamo così le Prese n. 5, 6 e 7 che si staccano a sinistra e iniziamo a fiancheggiare, sulla sinistra, un canale, ignorando successivamente, sempre a sinistra, anche la Presa n. 8 che porterebbe alla S.S. Angeli e alla n. 9. Giunti al km 13.10 dobbiamo invece lasciare la principale e pendere la Presa n. 10, via Cesare Battisti, che si stacca a sinistra e che inizia a salire con una certa decisione, per fortuna completamente al riparo di un fitto bosco. Attraversato un incrocio, proseguendo dritto, la pendenza gradualmente diminuisce e dal km 15.84 ci ritroviamo a pedalare in lievi saliscendi che ci portano a sbucare, in breve, nuovamente sulla Dorsale, che tagliamo di netto proseguendo dritto sulla stessa Presa n. 10, via Battisti, che da qui presenta un fondo sterrato. Dopo un innesto in discesa, questa sale blandamente su un buon fondo in terra battuta per circa 400 metri e presenta quindi alcune leggere ondulazioni prima di gettarsi, dal km 17.82, in discesa.
Una discesa che viene interrotta al km 18.67, dopo una netta curva a sinistra, da una breve risalita, ma che diventa successivamente netta e decisa e richiede una certa attenzione per il fondo reso un po’ insidioso dalla ghiaia presente. Attraversiamo così la località Fontanelle (cartello), dopo la quale la vegetazione si apre per un tratto facendoci intravedere la pianura. Successivamente il fondo diventa asfaltato e la strada sbuca al km 20.27, sulla più importante via Murada che seguiamo a sinistra per pochi metri e che, subito dopo avere attraversato un ponte, abbandoniamo per imboccare a sinistra la via Fra Giocondo. Questa, chiamata anche Pedemontana dato che delimita a sud la base del Montello, corre perfettamente piatta fiancheggiando più avanti, sulla destra, il cosiddetto Palazzone, una bella villa da poco ristrutturata.
Lasciata a sinistra la Presa n. 9, attraversiamo un incrocio continuando sulla principale a sinistra che reca indicazioni per Bicinvacanza e, poi, scartiamo anche la Presa n. 8, sempre a sinistra, fino a incontrare, al km 22.44, la deviazione, ancora a sinistra per la Presa n. 7, via Gorini, che imbocchiamo. Dopo un breve tratto in falsopiano iniziamo a salire con una certa decisione, fiancheggiando sulla destra, all’interno del recinto di una casa, un grande e curioso capitello. Quando la strada si biforca, teniamo il ramo di destra che sale sempre ma da qui su fondo sterrato. Superiamo alcune rampe decisamente impegnative, pedalando, fortunatamente, ancora sotto al bosco, ma dal km 23.34 la pendenza improvvisamente si inverte e scendiamo dolcemente. Successivamente l’andamento presenta una serie di leggeri saliscendi dopo i quali sbuchiamo, al km 25.06, su una strada asfaltata che imbocchiamo a sinistra, fiancheggiando subito dopo, sempre a sinistra, il ristorante La Baita. La percorriamo per poco meno di 500 metri e quindi la lasciamo per girare a destra, nuovamente lungo la via Gorini, che da qui riprende a essere sterrata. Scendiamo con questa per pochi metri e poi l’abbandoniamo per imboccare la prima strada che si stacca sulla destra, sempre a fondo sterrato, che prima scende dolcemente e poi procede in falsopiano. Questa sbuca al km 26.25 su una sterrata più importante, la Presa n. 5, via Carretta, che seguiamo a destra, scendendo molto dolcemente e scartando successivamente la via dei Bersaglieri che si stacca sulla sinistra. La strada sbuca alla fine su un’altra asfaltata che imbocchiamo a sinistra, lasciando poco più in alto la trattoria Vettorel e scendendo poi con estrema decisione. Dopo aver fiancheggiato sulla destra la trattoria Al Prato Verde raggiungiamo, al km 28.55, uno svincolo dove dobbiamo lasciare la principale per imboccare la strada Pedemontana che riporta indicazioni, tra le altre, anche per la trattoria Agnoletti.
Correndo perfettamente in piano attraversiamo alcuni gruppi di case (utile fontana sulla destra) e fiancheggiamo alcune aree militari recintate. La strada, dopo una breve risalita, si lascia a destra la chiesa di Bavaria e poi scende dolcemente fino a raggiungere, al km 30.96, il bivio con la Presa n. 2, via Alessi, che imbocchiamo girando a sinistra. Saliamo all’inizio con una certa decisione e poi sempre più dolcemente fino a raggiungere un culmine, dopo il quale scendiamo con pendenza modesta per sbucare infine, al km 32.74, nuovamente sulla S.P. 144 Dorsale, in un punto dove siamo già transitati all’inizio dell’itinerario. La imbocchiamo a destra e ci troviamo su una veloce discesa, lasciando più avanti a sinistra la deviazione che salirebbe al Monumento Ossario. Al termine della discesa arriviamo su una strada più importante che seguiamo a sinistra fino ad arrivare su una strada ancora più importante che imbocchiamo a destra. Giunti in breve sulla provinciale Schiavonesca Priula, ci innestiamo su di essa girando a sinistra e arrivando in breve nella piazza centrale di Nervesa della Battaglia.