L’itinerario proposto fa parte di un gruppo di tracciati tabellati ed è contrassegnato dal numero 2. Lo descriviamo comunque per intero (alle volte alcune tabelle sono state rimosse o girate dalla parte sbagliata) per una maggiore esattezza. Partiamo dalla piazza della Repubblica di Serramazzoni, posta proprio all’incrocio sulla vecchia S.S. 12, via Giardini, e più precisamente dalla bacheca con la cartina degli itinerari in mtb, da dove imbocchiamo la via Roma che procede in lieve salita, fiancheggiando poco dopo sulla destra la piazza dove sorge il municipio e dove si trova anche un parcheggio in cui può essere lasciata l’auto. La seguiamo fino al km 1.09 e poi la lasciamo per deviare a destra sulla via Casa Naldi, che scende con decisione su fondo semiasfaltato. Scartata una prima deviazione a destra, deviamo poi a destra su un fondo cementato che diventa poco dopo sterrato.
Tenuta, quindi, al km 1.95 la principale a destra, quando subito dopo si biforca, prendiamo invece il ramo di sinistra, continuando attraverso un prato prima in piano e poi in salita e fiancheggiando sulla destra, per riferimento, una postazione per i cacciatori costruita con tubi innocenti. Entrati in una fitta vegetazione, tagliamo di netto una sterrata e attraversiamo un guado in un punto in cui la traccia si restringe a sentiero. Dopo di questo, riallargatasi nuovamente la traccia, risaliamo ripidamente fino a sbucare su una sterrata dal fondo solcato dal passaggio dei cavalli, che imbocchiamo a sinistra in discesa. Questa sbuca a sua volta, dopo 300 metri, nei pressi di un grande prato, su una sterrata più importante che prendiamo a destra.
Con andamento in saliscendi fiancheggiamo un altro capanno per i cacciatori, questa volta di legno, subito dopo il quale deviamo a sinistra, facendo attenzione a tenere ancora la sinistra quando la strada si biforca (km 3.25). Procediamo ora in salita, scartando le secondarie e uscendo allo scoperto fra prati e campi coltivati. Al termine del prato e della risalita, quando entriamo nuovamente nella vegetazione arborea, dobbiamo fare attenzione a deviare a sinistra su una sterrata, anche questa dal fondo piuttosto solcato, che presenta ancora un andamento in salita. Attraversato uno stretto passaggio fra due alberi, sbuchiamo nuovamente su un prato e poi, al km 4.22, su una sterrata (attenzione al profondo fossato che fiancheggia la strada e costringe a scendere dalla bici), che prendiamo a destra, sempre in salita (il ramo di sinistra raggiungerebbe a vista una casa colonica di color rosa). Questa giunge su una strada asfaltata che imbocchiamo a destra, continuando in dolce salita per 450 metri, e poi abbandoniamo per deviare su una sterrata che si stacca sulla sinistra. Siamo sulla storica via Vandelli, antica strada che collegava Modena a Massa Carrara, che fiancheggia poco dopo a sinistra la disabitata Casa del Sarto e raggiunge, quindi, un incrocio dove dobbiamo deviare sulla destra. Proseguiamo con questa in leggera salita fino ad arrivare su una sterrata più importante che, imboccata a sinistra, ci porta in breve su una strada asfaltata in località La Berzigala. La tagliamo di netto, proseguendo dritto su asfalto in piano e tenendo la destra per La Bertagna in un quadrivio che incontriamo poco dopo. Poi scendiamo, superando un gruppetto di case, col fondo che diviene sterrato al km 6.81, quando attraversiamo la località di Ca’ Bonera. Giunti, quindi, davanti a una casa in ristrutturazione, pieghiamo a destra, scartando poi una secondaria a sinistra e proseguendo in saliscendi su un tratturo dal fondo solcato. Sbucati al km 8.06, con una rampa, su un tratturo più importante, lo seguiamo a sinistra, attraversando un campo e superando poi un guado, da fare assolutamente a piedi, dato che presenta un buco molto profondo.
Arriviamo così, nei pressi di una maestà, su una strada asfaltata che, imboccata a destra, ci porta subito nella frazione di Selva. Fra le case deviamo nettamente a sinistra e, subito dopo aver fiancheggiato sulla destra la grande chiesa, quando la strada si biforca, scegliamo il ramo di destra che si sterra quasi subito. In ripida salita rasentiamo un parco giochi e una serie di villette col fondo che torna asfaltato e poi nuovamente sterrato quando lasciamo alle spalle l’ultima casa. Un tratto in falsopiano precede altri ripidi tratti in salita con bella vista a sinistra sul Monte Cimone e sull’Abetone e davanti sul paese di Amareto a cui stiamo puntando. Entrando nella frazione il fondo diventa asfaltato e, quando raggiungiamo il centro, dove sorge una piccola maestà, giriamo a sinistra imboccando una cementata che procede in falsopiano. Lasciata alle spalle l’ultima casa, il fondo si sterra; poi attraversiamo dei prati in leggera discesa e quindi rientriamo nel bosco, per raggiungere infine, pedalando in piano, una strada asfaltata che imbocchiamo a destra. Questa sbuca subito, al kilometro 10.05, in località Casa Iaccheri su una strada più importante, che seguiamo a sinistra. La percorriamo in falsopiano per circa un kilometro e mezzo e quindi, arrivati in località La Barbona, l’abbandoniamo per deviare a destra sulla via Serretta, sempre asfaltata.
Scendiamo dolcemente e poi, dopo aver fiancheggiato a destra un minuscolo lago, risaliamo un piccolo argine, facendo attenzione, al termine della rampetta, a tenere la principale a destra. L’andamento diventa poi discesivo su un panoramico crinale da cui possiamo scorgere il paese di Serramazzoni. Fiancheggiate a sinistra alcune case coloniche, al termine di un tratto più ripido (km 12.55) dobbiamo fare attenzione a lasciare l’asfalto per deviare a sinistra su una sterrata dal fondo un po’ sassoso, che scende con decisione fra campi, dirigendosi verso la vicina frazione di Pompeano. La raggiungiamo velocemente e, fra le case, sbuchiamo al km 13.18 su una strada asfaltata, che imbocchiamo a destra, risalendo per un breve tratto e riprendendo poi a scendere con decisione. Durante la discesa lasciamo a sinistra, al km 14.29, una secondaria asfaltata: imboccandola si devierebbe sul percorso numero 3, allungando notevolmente l’itinerario.
Noi invece proseguiamo dritto, scendendo per altri 300 metri e quindi, dopo aver attraversato un paio di ruscelli, riprendiamo a salire, attraversando più avanti la frazione di Roncovecchio (km 15.17 e maestà sulla destra). Raggiunto il culmine della salita nei pressi di un capannone in cemento, lasciamo la principale e deviamo a sinistra, imboccando una strada dal fondo semierboso. Scendiamo con questa, facendo attenzione a tenere il ramo principale di destra quando si biforca. Innestatasi, quindi, una secondaria da sinistra, al km 15.98 teniamo la principale a destra, attraversando un ponticello e riprendendo improvvisamente a salire con decisione. Una breve contropendenza interrompe la salita che, però, riprende ripida su terreno tecnico che richiede una certa destrezza per restare in sella.
Ricevuta un’altra traccia da sinistra, questa sbuca, infine, nei pressi del laghetto delle More, dove si pratica la pesca sportiva, su una strada asfaltata, che imbocchiamo a sinistra. Con rampe piuttosto dure, scartato un ramo a sinistra con divieto di accesso e fiancheggiata a destra l’Oasi Francescana, arriviamo, infine, su una strada più importante, ormai in centro a Serramazzoni. La imbocchiamo a sinistra, immettendoci poco dopo su una strada ancora più importante che, seguita a destra, conduce in breve nella piazza della Repubblica da dove siamo partiti.